I 5 Film Asiatici più belli
Domanda per Federico di Viaggio nella Luna (esperto di cinema orientale): Quali sono i 5 film orientali che ti sono piaciuti di più.
Risponde Federico di Viaggio nella Luna: Codesta è la classica domanda delle mille pistole ergo, per evitare un ingorgo di informazioni nel mio già logoro ippocampo, direi che potrei stilarti cinque film da vedere che considero tendenzialmente tutti alla pari.
PREMESSA: E’ dato ovviamente per scontato che le filmografie di Akira Kurosawa, Takeshi Kitano e Yasujiro Ozu devono essere viste a prescindere dalle top five, top ten, top twentyeight o top ‘sto bip perché chi non guarda i prodotti dei sopraccitati registi è una brutta persona.
OAV (lungometraggi animati)
– Akira (Katsuhiro Otomo)
– Perfect Blue (Satoshi Kon)
– La città incantata (Hayao Miyazaki)
– Patlabor The Movie (Mamoru Oshi)
– Lupin III: Il castello di Cagliostro (Hayao Miyazaki)
AZIONE/ARTI MARZIALI
– Drunken Master (Yuen Wo Ping)
– Snake in the eagle shadow (Yuen Wo Ping)
– La 36a camera dello Shaolin (Lau Kar Leung)
– Once upon a time in China (Tsui Hark)
– Ip Man (Wilson Yip)
Postilla al cinema di menare: Ci sarebbe entrato, e anche di prepotenza, “THE RAID” e “THE RAID II: Berandal”, che sono due autentici capolavori dell’azione marziale, ma siccome sono girati da Gareth Evans che è un cineasta britannico non li ho inseriti. Resta comunque il fatto che questi due film rimangono delle strafottute gemme di genere che, peraltro, portano in auge il Pencac Silat, un arte marziale autoctona dell’Indonesia/Malesia.
THRILLER
– The Audition (Takashi Miike)
– Confessions (Testuya Nakashima)
– Oldboy (Park Chan Wook)
– Battle Royale (Kinji Fukusaku)
– Vital (Shinya Tsukamoto)
HORROR
– Ichi the killer (Takashi Miike)
– Three Extremes (Fruit Chan/Takashi Miike/Park Chan Wook)
– The Wailing (Hong Jin Na)
– Train to Busan (Yeong Sang Ho)
– Onibaba (Kaneto Shindo)
COMMEDIA
– Thermæ Romæ (Hideki Takeuchi)
– Getting Any (Takeshi Kitano)
– Maiko haaan!!! (Nobuo Mizuta)
– Funky forest (Katsuhito Ishii/Hajime Ishimine)
– Shaolin Soccer (Stephen Chow)
So che ci sono altri generi, so che bisognerebbe vedere tutto lo scibile di quel mattoide di Kim Ki Duk, ma anche Bong Jon Hoon, so che “Father and Son” di Hirokazu Kore-Eda e “L’estate di Kikujiro” di Kitano sono due film che ti fanno stare bene, ma sono costretto a fermarmi, altrimenti potrei dimorare all’interno di questo posto per qualche anno. Spero di assere stato esaustivo. A presto!
Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.