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Una puntata di Viaggio nella Luna quasi interamente dedicata a Blade Runner 2049, il film di Denis Villeneuve che rispolvera un culto anni 80 che annovera milioni di fan in tutto il mondo. E Blade Runner pare che venga letteralmente riportato in vita grazie a questo sequel dove il climax creativo dell’opera di Ridley Scott rivive palpitando sotto un’infrastruttura meravigliosa e inquietante al tempo stesso. Un grande sforzo creativo collettivo reso possibile grazie all’oculatezza del progetto, alla bontà dei suoi componenti e all’estro registico di Villeneuve che appare davvero in stato di grazia.

Non si può certo dire che l’opera di Villeneuve si contrapponga nettamente al suo illustre predecessore. L’intento di continuità è evidente fin dal primo fotogramma, in ogni momento si respira un’atmosfera di cristallizzato amore nei confronti della creatura di Ridley Scott che appare e scompare come nembo d’agosto tra le pieghe della nuova trama. I dialoghi sono rarefatti e ovattati, il nuovo cacciatore di androidi è umbratile e tenebroso, bieca maschera naif di un samurai in lotta con se stesso e con i demoni che si contorcono in lui e si librano sull’orizzonte narrativo.

Non riusciremmo a dirvi di più senza spoilerare, ed è una cosa che non vogliamo fare per non togliervi il gusto di assistere a questo autentico capolavoro con animo candido e puro, scevro da ogni pregiudizio, sia esso estetico che semantico.

Buona Visione e Buon Ascolto.

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