
Bloodbuster: Passione Editoriale di Celluloide, incontro con Daniele Magni
Metti una sera al Bar Arno tra amici (aka eravamo quattro amici al bar, senza la tristezza del caso però), metti qualche spritz malandrino e un’oliva un po’ blasfema, aggiungici la passione smodata per certo cinema che non c’è più ma che ha segnato indelebilmente le nostre avide menti di cinefobici, mettici anche una casa editrice raffinata, colta e anche un po’ nostalgica, agita bene nel mixer, e servi ghiacciato. Il cocktail Bloodbuster è servito e pronto per essere trangugiato, sempre con la dovuta moderazione di chi poi deve guidare eh!
Daniele Magni, uno dei soci della storica libreria di Milano nonchè dell’omonima Casa Editrice, ci spiega con garbo ed erudizione, la filosofia che sta dietro Bloodbuster e la voglia di mettersi in gioco di fronte a certi temi che da sempre hanno appassionato chi sta dietro a questo progetto. Stiamo parlando di certo cinema italiano anni ’60 e ’70, con l’esplorazione capillare di generi che spaziano dall’Horror al Thriller, allo Spaghetti Western fino ad arrivare al tanto amato Poliziottesco, genere cinematografico che forse più rappresenta questa fetta di Storia italiana, e che ben delinea una precisa linea culturale dove registi come Fernando Di Leo, Enzo G. Castellari, Umberto Lenzi, Stelvio Massi e Bruno Corbucci ne fecero la fortuna e ne elaborarono stilemi e fenomenologia.
Bloodbuster è una piccola oasi dove trovare tutto questo, ma anche tanto di più. Obbligatoria è la visita alla libreria di via Panfilo Castaldi 21 a Milano, una sorta di reliquiario dove rinvenire cimeli e tesori sepolti dalla coltre del tempo e qui alla mercè di tutti gli avidi appassionati. Daniele Magni ci parla poi della costola editoriale che si è staccata dal progetto della Libreria per dar modo ad autori emergenti di pubblicare le loro ricerche su questa determinata tipologia di Cinema. E Daniele in prima persona è uno degli autori Bloodbuster più prolifico con all’attivo questi quattro titoli:
Cinici infami e violenti, Dizionario dei film polizieschi italiani anni ’70 (con Silvio Giobbio), Contaminations – Guida al fantacinema italiano anni ’80, Segretissimi – Guida agli spy-movie italiani anni ’60 e Cuori matti – Dizionario dei musicarelli anni ’60.
Marco Morosini, co-autore con Silvio Giobbio, di Matalo, dizionario dello Spaghetti Western e best-seller in casa Bloodbuster, ci parla poi del suo progetto editoriale e della genesi lenta e faticosa di un lavoro di tali dimensioni. Un dizionario che ha avuto da subito l’ambizione di diventare un punto di riferimento verso un genere mai del tutto esplorato fino in fondo, con la magmatica produzione dei due decenni che cambiarono per sempre la morfologia del Western tout court.
Insomma in definitiva una serata piacevole, informale e dannatamente intrigante questa che noi di Viaggio nella Luna abbiamo trascorso in compagnia di Marco Morosini e Daniele Magni al Bar Arno di Cattolica. Di seguito trovate una gallery con qualche foto e il Podcast della chiacchierata. Buona Visione e Buon Ascolto.
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Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.