CINEMA. UN’INDUSTRIA IN STAND-BY
Abbiamo da poco assistito ad un’insolita e desolante edizione dei David di Donatello che verrà ricordata più come l’edizione “home edition” della più importante cerimonia cinematografica italiana con il solo Carlo Conti a presentare la serata da un piccolo studio televisivo senza pubblico, che per la vittoria de Il Traditore di Marco Bellocchio, scalzando pure l’ottimo Il Primo Re di Matteo Rovere, mentre attori e registi si collegavano dalle loro case ed esultavano davanti alle loro webcam.
Mentre assistevamo a queste immagini sconfortanti e dopo aver passato quasi 3 mesi davanti a Netflix & Co. tutti continuiamo a farci una sola domanda: quando potremo tornare al cinema?
Se da un lato il governo ha confermato, contro ogni pronostico, la riapertura delle sale cinematografiche a partire dal 15 Giugno, c’è però da tenere conto di tanti fattori che non permetteranno a molte sale di riaprire, specie per le monosale che non potranno adeguarsi alle nuove misure per il distanziamento o che non potranno permettersi di riaprire per 1/3 dei posti a loro disposizione, quindi senza un possibile guadagno. C’è poi da considerare che molte persone, specie le più anziane, non vorranno tornare subito in sala e che la paura tenga lontane le persone dai cinema per un bel pezzo. Così molte sale sfrutteranno il fatto che è estate e “vediamo come va, ne riparliamo a Settembre”. Nel frattempo l’estate 2020 sarà sicuramente l’estate dell’exploit di arene all’aperto e di Drive-in su tutto il territorio italiano.
E comunque, anche con la riapertura delle sale, che film usciranno? Questa domanda apre un ventaglio di possibilità e di rebus che si vanno a svelare di giorno in giorno. Sicuramente i primi ad uscire in sala dal 15 Giugno saranno i film che erano stati messi in programma nella prima settimana di Marzo, quando il Coronavirus ha cancellato l’intera programmazione delle sale italiane, e via via quelle di tutto il Mondo. Ma la realtà ora è che non c’è una sola strada, ogni film avrà una sua storia distributiva a se e per capire come e dove poter guardare un film di cui aspettavamo l’uscita imminente dovremo cercare le sue sorti dalle informazioni online che vengono rilasciate giorno dopo giorno.
Prendiamo il caso di Elio Germano: l’attore romano, in un vero e proprio stato di grazia, avrà la sfortuna di non vedere ammirati i suoi sforzi dalla maggior parte del pubblico, almeno per il momento, per i ruoli da attore protagonista nei due film italiani più attesi della stagione (ed entrambi presentati al Festival di Berlino lo scorso Febbraio) sul pittore-scultore Antonio Ligabue nel film Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti (per il quale ha vinto l’Orso d’Oro come miglior attore) e Favolacce dei fratelli D’Innocenzo, una favola dark che ha fatto impazzire i critici di mezzo mondo, premiata come miglior sceneggiatura della Berlinale. I due film avranno però una distribuzione nettamente differente. Volevo Nascondermi era stato programmato per uscire in sala il 26 Febbraio, salvo poi esser slittato al 4 Marzo a causa dell’inizio della pandemia, ma solo nei pochi cinema rimasti aperti nelle regioni fuori dalla zona rossa. Dopo soli 4 giorni tutti i cinema d’Italia hanno chiuso i battenti e da allora il tanto atteso biopic su Ligabue è rimasto “bloccato” nelle sale buie e deserte. Dunque “l’ultimo film uscito prima della pandemia” potrebbe essere anche il primo a debuttare per le riaperture, dato che l’operazione di distribuzione era già stata avviata e, come si sta dibattendo in questi giorni per molti film rimasti nel limbo distributivo, molte opere cinematografiche sostenute dagli organi statali sono vincolate da obblighi contrattuali che prevedono l’uscita in sala prima di essere vendute ai servizi di streaming e alle tv. Per questo motivo molti film aspetteranno la riapertura delle sale, come le nuove commedie di Verdone e Massimiliano Bruno.
Mentre Favolacce, previsto per uscire in sala il 16 Aprile, è stato poi distribuito direttamente su varie piattaforme streaming e ondemand a partire dall’11 Maggio. Chissà se lo vedremo mai su grande schermo. E sarebbe un peccato non farlo.
Sorte simile per due film d’animazione targati Disney Pixar, ovvero Onward – Oltre La Magia e Soul; il primo, uscito nelle sale di molti paesi ad inizio Marzo e visti gli scarsi guadagni con le sale che chiudevano, è stato dirottato rapidamente sulla nuova piattaforma on demand Disney+, ma solo nei paesi dove il film era già uscito in sala, per cercare di tamponare le perdite con nuove iscrizioni al servizio. In Italia non ha fatto in tempo a debuttare con l’uscita prevista ad inizio Marzo ed infatti sarà nella prima tranche di film che esordiranno alla riapertura del 15 Giugno. Soul, invece, sarebbe dovuto essere il grande film Pixar dell’estate, quello che guadagna mediamente tra i 700 milioni di dollari e il miliardo in tutto il mondo. Il film è finito e pronto per essere proiettato, ma per logiche di mercato (e di guadagno) è stato spostato da Giugno a Novembre, quando, si spera, le sale torneranno a una certa normalità e il film potrà fare il suo naturale corso.
D’altronde è così, dietro alla magia del grande schermo c’è un’industria immensa con logiche tutte sue e poco romantiche, una macchina sempre in moto che vive di previsioni di bilancio a lungo termine e di investimenti milionari non soliti a questi shutdown che portano a fatturare zero dall’oggi al domani. Un’industria che si sta reinventando giorno dopo giorno per non collassare, che sta resistendo e sta cercando di farsi trovare pronta per quando le sale riapriranno.
L’arresto globale ha colpito tanto le piccole produzioni quanto le major che si sono viste costrette a spostate i film più attesi della primavera verso la fine dell’anno: dovremo attendere, almeno fino a Novembre, per vedere Daniel Craig vestire per l’ultima volta i panni di James Bond in 007 – No Time to Die, originariamente programmato per uscire ad Aprile. Stesse sorti per Jurassic World: Dominion, per il remake in live action di Mulan e per il nuovo film di Wes Anderson The French Dispatch che vedrà la luce a fine Ottobre e per altre centinaia di film che in questo momento andranno a sovrapporsi e popolare virtualmente le uscite autunnali. Anche la Marvel, famosa per i suoi piani editoriali accuratissimi, subirà grosse conseguenze e slittamenti pesanti, tanto che alcuni film previsti per il 2021 sono già stati spostati al 2022, come il caso di Doctor Strange 2.
Sorti ancora più complicate per i film sospesi in fase di produzione, le cui riprese sono state stoppate nel mese di Marzo. In tutto il mondo sono state migliaia le troupe costrette ad abbandonare i lavori e lasciare i set in sospeso. È il caso della serie tv Stranger Things, le cui riprese della quarta stagione sono state sospese il 14 Marzo nel bel mezzo della lavorazione. Intanto in Gran Bretagna venivano sospese le riprese della seconda stagione di The Witcher, mentre il 24 Febbraio a Venezia sono state sospese le lavorazioni di Mission Impossible 7 che prevedeva delle riprese durante il Carnevale e, stando ad alcune fonti, la star del film Tom Cruise è stata prelevata e portata via in elicottero. Lavorazioni bloccate anche per l’attesissima serie su Il Signore degli Anelli targata Amazon Studios. Sospese anche le riprese del film sulla vita di Elvis Presley con Tom Hanks che ha contratto il virus in Australia proprio mentre si stava preparando per le riprese. Set sospesi anche per Matrix 4, Animali Fantastici 3 e Fast & Furious 9. Persino il set di Uncharted, “il film più rimandato degli ultimi anni”, è stato rimandato; l’odissea di questo film continua e toccherà aspettare almeno fino a fine 2021 per vedere l’adattamento del videogioco best-seller su grande schermo.
Mentre i cinema proveranno timidamente a riaprire secondo le nuove norme, come si comporteranno invece le troupe sui set? Non dovrebbe essere complicatissimo rispettare il distanziamento per le piccole produzioni che contano poche decine di persone. Ma le major e le grandi produzioni? E gli attori? Come faranno ad abbracciarsi, baciarsi e recitare in scene corali? Cose per ora impensabili, se non sotto uno stretto controllo medico di tamponi e test sierologici, come sta avvenendo più o meno nello sport. Chissà.
Prima o poi bisognerà ripartire, tornare a battere i ciak e gridare “Azione!”. Se non lo si farà presto si potrebbero pensare anche ad un periodo di “vuoto”, dove non uscirà nulla perché non è stato possibile girare nessun nuovo prodotto. Un discorso non immaginabile per il mondo del cinema (che appunto è stato bloccato in ogni sua forma, dalla produzione alla distribuzione, quindi i film sospesi arriveranno alla riapertura) quanto a quello delle serie tv che, nel frattempo, sono continuate ad uscire (molte senza il doppiaggio italiano a causa della chiusura delle sale di doppiaggio) anche durante il lockdown e molte usciranno nei prossimi mesi. Ma queste serie sono il frutto del lavoro pre-lockdown. Perciò non è difficile immaginare che nel periodo tardo-estivo possa iniziare ad esserci carenza di nuovi contenuti seriali.
L’intero settore dovrà ripartire al più presto e la politica dovrà tutelare tutta l’industria come tutte le altre attività che nel frattempo stanno ripartendo.
D’altronde guardatevi indietro, a qualche giorno fa. Sono stati proprio i film, le serie tv, gli show televisivi (assieme ai libri, alla musica e al mondo dell’arte) a tenerci compagni nei due mesi di isolamento sociale. Vi siete mai chiesti come avremmo passato quei giorni senza tutto ciò?
È soprattutto grazie all’arte se ci siamo sentiti meno soli e meno impauriti, talvolta aiutandoci a superare momenti di angoscia.
Non dimentichiamocene.
Lorenzo Scappini