
A Hard Day’s Night
Richard Lester spia i Beatles in una tipica giornata di lavoro per il quartetto di Liverpool. A tessere le fila di questo audace progetto la vulcanica sceneggiatura di Alun Owen che affianca ai 4 musicisti alcuni personaggi che sembrano sputati fuori da un fumetto creepy: il nonno di Paul con le sua viscida attitudine al gentil sesso, Norm e Shake, due stralunati promoter della band, il direttore dei programmi TV psicopatico. Il film risulta un lungo omaggio obliquo alla musica dei Beatles, alla loro grandezza. Nobilitato dalla recitazione dei 4 baronetti che paiono a loro agio davanti ad una cinepresa l’opera forse travalica il suo ingrato compito didascalico per arrivare a centrare un obiettivo ben più ambizioso: carpire il segreto artistico di una formazione che ha sconvolto per sempre la storia della musica. Tutto questo con una commedia dai toni garbati e dalla sapida ironia. Di sicuro un’opera godibile e artisticamente assai importante, anche per il suo lascito iconografico beatlesiano.
Titolo originale: A Hard Day’s Night

Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.