
Amanti Perduti
Il titolo originale del film è “Les Enfants du Paradis”, con riferimento a tutti quei ragazzi che si recavano a teatro e assistevano agli spettacoli dal loggione, una vera e propria casta sociale costituitasi all’interno dei teatri parigini. L’opera è firmata da Marcel Carné ed è un autentico capolavoro, una vera pietra miliare della settima arte. Ambientato nel 1840 a Parigi, narra le gesta del celeberrimo mimo Baptiste Debureau e della sua straordinaria arte. L’uomo si innamora perdutamente di Garance, dama affascinante ma volubile. Dopo una breve ma intensa storia i due si lasceranno per ritrovarsi a teatro. Un’opera dal duplice fascino: neorealista e romantica, scorci crudamente affascinanti teatro di grandi amori cantati anche da Flaubert e Hugo. Filmato in condizioni pressochè impossibili durante l’occupazione nazista di Parigi, Carnè riesce ad aggirare tutte le restrizioni che il nuovo regime impose agli artisti ultimando un’opera monumentale di oltre 3 ore. I personaggi sono artisti le cui rappresentazioni artistiche riflettono la loro vita dietro le quinte e al contempo il loro apparire in scena. Un’opera che venne connotata come fortemente simbolista ma che nelle intenzioni del suo autore doveva principalmente farsi carico di cantare quella miserevole condizione umana in cui cade ogni uomo a cui viene spezzato il cuore da un amore impossibile.
Titolo originale: Les enfants du paradis

Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.