
Cantando sotto la Pioggia
Un film che in un certo senso ha gettato le basi per i musical e ha aperto le porte alla danza all’interno del Cinema con l’ausilio di un grande anfitrione: Gene Kelly. Kelly dirige, Kelly coreografa, Kelly Danza, Kelly canta, Kelly recita, insomma: un vero e proprio Deus Ex Machina. Da notare infatti come l’abile ballerino stia anche dietro la macchina da presa coadiuvato da Stanley Donen. La storia è quella di una coppia cinematografica che nel 1927 ha raggiunto l’apice del successo. Ma per il nuovo film a cui sta lavorando sono richieste anche doti canore, trattandosi di un musical. A complicare ulteriormente le cose sarà la presenza di una giovane attrice che farà innamorare il protagonista. Un’opera soave e levigata, che rende leggera qualsiasi forzatura ermeneutica. L’espressività dei corpi, il linguaggio delle posture, della mimica, della danza, prende graziosamente il sopravvento senza alcun tipo di prevaricazione su ogni tentativo di giudizio. E’ la poetica del movimento che prevale, per una volta, su quella della parola. Inebriante.
Titolo originale: Singin’ in the Rain

Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.