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Robert Dupea aveva tutto: una ricca famiglia e un promettente futuro da brillante pianista. Eppure l’uomo si lascia tutto alle spalle per un lavoro nel campo petrolifero e per una vita più che ordinaria lontano da casa. Quando la sorella lo richiamerà a Washington a causa di una grave malattia del padre sarà l’occasione per riaffacciarsi sul suo passato e dipanare l’origine psicologica delle sue scelte. Jack Nicholson è fantastico nel ruolo del protagonista, donando al personaggio uno spessore conturbante e in qualche modo mistificante. Bob Rafelson in cabina di regia affonda la sua indagine nel suo uomo mettendone a nudo debolezze e virtù, in forma freudiana, con metodo distaccato, analitico, quasi scientifico. Un film affascinante, raffinato, introspettivo. Un’opera interamente incentrata sulla figura di un personaggio che è fondamentalmente un emarginato che abbandona e non può ritornare alla sua vita perchè incagliato da una rete invisibile di insofferenza verso l’umanità. Non c’è una scena in tutto il film infatti in cui Robert sia a proprio agio con le persone che gli stanno intorno, questo fa di lui una sorta di perdente ante litteram, un sociopatico alla deriva nel grande mare della vita che tenta in ogni modo di sopravvivere a se stesso.

Titolo originale: Five Easy Pieces

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  1. massimiliano 11 Aprile 2021

    Che desolazione, che attore. La scena del pianoforte è unica.

  2. Anonimo 18 Novembre 2019

    C'è un refuso nella scheda l'uscita è del 1970

    1. Marco Belemmi 18 Novembre 2019

      Grazie corretto!

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