
Corpo e Anima
- Alexandra Borbély, Ervin Nagy, Géza Morcsányi, Réka Tenki, Tamás Jordán, Zoltán Schneider, Zsuzsa Járó
- Ildikó Enyedi
- Drammatico, Romantico
- 10 Febbraio 2017
La cadenza del tempo misurata nelle piccole cose: un flusso lento che si riverbera attraverso i fotogrammi di questo film generando il palpitante quadro di un amore sussurrato, in tralice, senza strepiti. Corpo e Anima è uno di quei rari film dove il silenzio è un campo magnetico essenziale alla narrazione, ne diventa elemento portante, ne edifica la rarefatta poetica.
Ildiko Enyedi è una regista ungherese che si rimette in gioco con questa opera dopo 18 anni di assenza dai set. E in verità era stato davvero interessante il suo ultimo film Simon Magus (1999). Con Corpo e Anima la regista raggiunge tuttavia una maturità artistica fino ad ora solo sfiorata, plasmando una piccola grande perla della cinematografia che si regge sulla peculiarità dei due personaggi principali e sul loro onirico legame emotivo.
Alla periferia di Budapest, l’anziano e cinico Direttore di un piccolo macello, Endre, è abituato a nascondere il braccio sinistro disabile, insieme alle sue emozioni, dietro ad una fitta cortina che lo separa dal mondo e lo tiene al riparo dall’umanità dei suoi simili. I suoi gesti, le sue parole, la sua postura persino, tutto in lui trasuda cinismo, disincantata ironia e amara rassegnazione. Nella sua vita celata, inaspettatamente, fa la sua timida comparsa una nuova figura: Mária, la nuova ispettrice della qualità della carne, essere criptico e glacialmente bello che sembra totalmente avulso dal tessuto sociale. La ragazza ha un comportamento strano: è eccessivamente pignola sul lavoro, algida e distaccata, non da confidenza ai colleghi e non ama essere toccata. La cornice dell’incontro tra Endre e Maria è il freddo mattatoio, un non luogo dove la mattanza dei bovini assurge ad olocausto delle emozioni, e il sangue degli animali che sgorga dalle carcasse scannate diviene una sorta di liquido amniotico che avvolge i due amanti e li precipita in un Limbo sensoriale dove realtà e sogno si compenetrano. Un piccolo furto all’interno delle mura dell’azienda da il via ad una serie di controlli psicologici che vengono eseguiti su tutti i dipendenti: i due scoprono così, raccontando lo stesso sogno alla psicologa incaricata dei test, di vivere sullo stesso piano onirico durante la notte. Il sogno che Endre e Maria condividono è quello di due cervi che vagano in un algido bosco innevato abbeverandosi alla bellezza della natura e dei propri sensi. Un legame inquietante e quasi spirituale inizierà a svilupparsi tra i due teneri emarginati, mentre, sempre più, le loro vite si intrecciano indissolubilmente. Tuttavia, i due sognatori sono davvero pronti a vivere la catarsi del loro amore sia nel corpo che nell’anima?
Titolo Originale: Teströl és lélekröl

Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.