
Eva contro Eva
Mankiewicz, regista sensibile alle tortuosità delle passioni umane e abile artigiano della cinepresa, ricavò questo film da un racconto di Mary Orr e ne fece un’opera dove vita e recitazione si compenetrano dando luogo ad un intreccio appassionante sul degrado delle relazioni umane. Anche in questo caso, come già in Sunset Boulevard di Wilder ad esempio, il cinema guarda e parla di se stesso in prima persona generando quello che molti semiologi hanno identificato come metacinema (l’opera più clamorosa in questo campo semantico sarà Effetto Notte di Truffaut). La storia è incentrata sulla stella di Broadway Margo Channing. La donna prende sotto la sua protezione una ingenua aspirante attrice, Eve Harrington. Sarà l’inizio di una lenta metamorfosi che trasformerà una spaesata ragazza in una mostruosa arrampicatrice sociale capace di passare sul cadavere della sua protettrice pur di arrivare al successo. Un film affascinante, splendidamente interpretato da Bette Davis e Anne Baxter, che segnò il debutto di un’attrice di belle speranze che di lì a poco avrebbe conosciuto un successo clamoroso: Marilyn Monroe. Un’opera al nero sulla corruzione delle passioni umane e delle più elementari aspirazioni.
Titolo originale: All About Eve

Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.