Fitzcarraldo
Uno dei film più folli mai realizzati, e non potevano che realizzarlo Werner Herzog e Klaus Kinski. Folle in primo luogo perchè ha richiesto per la sua realizzazione uno sforzo immane, esattamente come quello narrato nella storia: due morti, un numero imprecisato di feriti, quattro milioni di euro bruciati nella produzione (per pagare i quali Herzog si dovette impegnare praticamente tutto), tre anni di lavorazione in mezzo alla giungla. In secondo luogo folle perchè a causa, o forse per merito, della sregolatezza di Kinski e di una sceneggiatura claudicante risulta un film grottescamente disunito, disomogeneo, ma proprio per questo immensamente affascinante. Fitzcarraldo narra la storia di un uomo che vuole costruire un teatro d’opera in una cittadina sperduta nella giungla amazzonica per rendere omaggio al suo grande mito: Caruso. Fitzcarraldo è un viaggio dentro l’anima di questo personaggio che, come per una sorta di processo osmotico, si identifica e si fonde con il suo magistrale interprete: Klaus Kinski. I suo sforzi titanici per portare la cultura in mezzo al nulla diverranno parte integrante di questa piccola grande epopea. Il suo grande sogno si identifica in un’immensa cattedrale nel deserto, un’opera a se stante, costruita per rendere omaggio ai grandi della lirica senza alcun legame con l’ambiente circostante. Per realizzare il suo sogno non esiterà a far transitare una barca per il trasporto del Caucciù in un vasto tratto collinare nel bel mezzo della foresta amazzonica. Le scene in cui gli indios e la ciurma lavorano con argani e carrucole per trainare l’immenso scafo in cima alla collina sono emblematiche della caparbietà umana avvinta ad una surreale follia. Capolavoro di Werner Herzog e famelica interpretazione di Kinski. Scena memorabile: Fitzcarraldo che, superate le avversità, al suo arrivo si erge sulla tolda della nave facendo risuonare le note di Bellini con il suo grammofono.
Titolo originale: Fitzcarraldo
Interessante..... Particolare..... Assurdo