
Il Disprezzo
- Brigitte Bardot, Fritz Lang, Giorgia Moll, Jack Palance, Michel Piccoli
- Jean-Luc Godard
- Drammatico
- 29 Ottobre 1963
Un’opera di terribile forza introspettiva con il talento dirompente di Godard libero di spaziare nel microcosmo psichico dei protagonisti mettendone spietatamente a nudo i più intimi recessi. Si aggiunga la potente suggestione di Moravia che aleggia su tutto il film e si otterrà un’equazione pressochè adamantina per un’opera d’arte da decifrare ma anche da venerare. La storia è incentrata sul rapporto ambiguo tra uno sceneggiatore italiano e un produttore americano. Lo sceneggiatore è stato chiamato per risollevare le sorti di un film diretto da Fritz Lang (che interpreta se stesso, in una sorta di “metacameo”). La moglie dello scrittore ha un moto di repulsione verso l’atteggiamento troppo servile dell’uomo nei confronti dell’americano. Le cose precipiteranno quando la donna si convince di essere usata come merce di scambio per i fini lavorativi del marito. Sensazionale il conflitto interiore di Brigitte Bardot: per com’è evidenziato, per com’è narrato e per com’è filmato. Una dimensione totalmente psicologica che non può non intrigare, affascinare, financo avvincere lo spettatore che diviene così morboso voyeur di una mente scarnificata appositamente per lui.
Titolo originale: Le mépris

Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.