Il Gigante
George Stevens, dopo aver diretto Shane nel ’53, firma una delle più monumentali opere degli anni d’oro di Hollywood. Tratto dall’omonimo romanzo di Edna Ferber (che fun vero e proprio Best Seller all’epoca), un film che ebbe una durata di 210 minuti e che richiedette tre anni di lavorazione prima di essere presentato nei cinema, a causa della sua durata la Produzione chiese a Stevens di realizzare una versione più breve per timore di un rigetto da parte del pubblico, richiesta naturalmente rispedita al mittente. Il Gigante è essenzialmente un’epopea incentrata su una saga famigliare in Texas. Rick Benedict (impersonato da Rock Hudson) è il capofamiglia, ha sposato la ricca Leslie (Elizabeth Taylor). La pacifica convivenza dei due verrà insidiata dall’ambizioso Jett Rink (James Dean), un bracciante che farà fortuna con il petrolio e si prenderà la sua cinica rivincita sulla famiglia. Magistrali i tre attori principali, soprattutto Rock Hudson che in questo film offrì una delle sue migliori interpretazioni. George Stevens percorre con successo la linea sottile che divide feuilleton di maniera e dramma per tutti i 210 minuti della durata del film, un taglio drammaturgico che lo rende una delle poche epopee della sua epoca che continua a reggere l’usura del tempo, la sua visione infatti riesce ad essere coinvolgente ancora oggi. Il Gigante richiede tempo e dedizione ma ripaga con una narrazione serrata e una fotografia maliarda.
Titolo originale: The Giant