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Tratto da un romanzo di David Benioff, un’opera capitale nella maturazione stilistica e poetica di Spike Lee. Un grande attore come protagonista (Edward Norton) sorretto da una narrazione impregnata di straziante pathos, di narcotizzante bellezza metropolitana, allucinata nel suo lento dilatarsi, come un’ora che non esiste. La grandezza di questo film sta unicamente nel aver saputo provocare la deflagrazione temporale di un determinato momento vissuto dal protagonista e di averne sapientemente narrato le implicazioni morali e personali nei minimi dettagli. Questa sorta di vivisezionamento di uno spaccato temporale affascina e attrae lo spettatore in un vortice di compartecipazione con l’antieroe di questa storia, determinandone l’orizzonte semantico e temporale e venendone irrimediabilmente risucchiato. La storia è quella di un pusher di New York che decide di ritirarsi dagli affari per godersi i proventi dei suoi traffici. Ma una soffiata lo incastrerà inesorabilmente mettendolo dinanzi al baratro della detenzione. All’uomo resteranno 24 ore prima di accomiatarsi dalla sua città, dal suo amore, dai suoi due amici. Poi precipiterà nel limbo senza tempo della 25esima ora: una sorta di non luogo in cui si dissolveranno tutte le certezze. Un uomo solo con le sue disperate decisioni: rimanere o fuggire? Memorabile la sequenza in cui Norton chiede al suo miglior amico di sfregiarlo per evitare lo stupro in carcere. Un’opera di grande spessore narrativo ed elegiaco, una poetica postmoderna che ammalia con la sua sporca malinconia.

Titolo originale: 25th Hour

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  1. Londa 9 Aprile 2020

    Ho scoperto questo sito pazzesco. Altro che Mymovies e robaccia del genere... Grazie mille.

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