
La Furia Umana
- Edmond O’Brien, Fred Clark, James Cagney, John Archer, Margaret Wycherly, Steve Cochran, Virginia Mayo
- Raoul Walsh
- Azione, Criminale, Drammatico
- 2 Settembre 1949
Walsh firma un gangster movie atipico per molti versi: anzitutto la connotazione psicologica del protagonista: complessa e compulsiva, con florilegio di fobie che delizierebbero il palato di qualsiasi famelico psichiatra. In ogni caso affascinante nella sua perversa poliedricità. Poi c’è la connotazione etica che viene bellamente turlupinata, a differenza di altri casi in cui i fuorilegge erano comunque messi alla gogna dalla prospettiva istituzionale dell’opera, benché certamente presentati come uomini valorosi, in quest’opera Walsh delinea l’archetipo dell’antieroe e trova nella maschera cinica di Cagney la perfetta incarnazione. James Cagney interpreta Cody Jarrett, piccolo balordo cresciuto in una famiglia di banditi. Cody ha una venerazione per la madre ed è vittima di violenti cambiamenti d’umore che lo fanno apparire un uomo sulla soglia della follia. Quando riunirà la vecchia banda in una fabbrica abbandonata inizierà a progettare un colpo ad un treno che dovrà cambiare le loro vite per sempre. Memorabile, è davvero il caso di dirlo, l’interpretazione di Cagney. Cody Jarrett è l’archetipo della ferocia e della sottomissione edipica alla madre. Hitchcock quando girò Psycho sicuramente rammentò la lezione di questo film e la figura che Walsh seppe progettare e Cagney incarnare.
Titolo originale: White Heat

Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.