
La Morte corre sul Fiume
- Don Beddoe, Evelyn Varden, Lillian Gish, Peter Graves, Robert Mitchum, Shelley Winters
- Charles Laughton
- Drammatico, Noir, Thriller
- 26 Luglio 1955
Ci troviamo in presenza di un film per molti aspetti strano: prima e unica regia di Laughton (si dice che fu coadiuvato da Robert Mitchum), una trama grottesca e volutamente spiazzante, un insuccesso di pubblico che si tramutò, nel corso del tempo, in un vero e proprio film di culto per legioni di cinefili. La storia è quella del pastore protestante Harry Powell, losco e orchesco figuro che passa di vedova in vedova, prima plagiando poi uccidendo senza pietà. Ma l’ultima sua vittima lo porta in conflitto con i suoi due bambini che riusciranno a fuggire da lui e a trovare riparo da un’adorabile vecchina. Un film sospeso nel tempo, con un incedere fiabesco (Hansel e Gretel, Barbablù….) e con una denuncia di fondo netta e incontrovertibile sulle ipocrisie di ogni religione. Un vero e proprio tesoro celato sul fondo di un fiume melmoso (come la povera Shelley Winters, nella celebre scena in cui venne ritrovata). Un’opera sublime, visionaria, poetica: da amare come una persona cara.
Titolo originale: The night of the hunter

Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.