
Luci della Città
- Al Ernest Garcia, Charles Chaplin, Florence Lee, Hank Mann, Harry Myers, Virginia Cherril
- Charles Chaplin
- Commedia, Drammatico, Romantico
- 17 Aprile 1931
Un’opera di delicato candore in cui lo sguardo disincantato di un grande artista si posa sulle contraddizioni di una Metropoli straniante, sulle differenze di classe, sullo scarto tremendo tra ricchezza e povertà. Chaplin persegue il suo ideale estetico di purezza attraverso la figura del suo clochard e coerentemente sceglie di mantenere il muto per il suo film nonostante proprio in quegli anni si stesse affermando il sonoro: una scelta perfettamente aderente ad una poetica minimalista in cui l’elegia e la bellezza del mondo salgono dalle cose più umili, spogliate di ogni inutile orpello. Charlot si dibatte tra l’amore per una fioraia cieca e la sua cronica mancanza di mezzi. Quando avrà l’occasione di salvare e dissuadere un milionario dal suicidio la sua vita cambierà e potrà aiutare la ragazza ad affrontare una costosa operazione per ridarle la vista. Il finale, amaro e suadente, rimane nel cuore dello spettatore come un prezioso macigno di cui sopportare gravità e bellezza.
Titolo originale: City Lights

Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.