Nomadland
- Angela Reyes, Bob Wells, David Strathairn, Frances McDormand, Gay DeForest, Linda May, Patricia Grier
- Chloé Zhao
- Drammatico
- 11 Settembre 2020
Nell’arido deserto dell’esistenza post-industriale, dove le radici affondano nella sabbia del tempo, “Nomadland” si staglia come un monolite di celluloide, un enigma avvolto nella polvere delle strade dimenticate. Chloé Zhao, sciamana della settima arte, ci conduce in un pellegrinaggio attraverso l’America interiore, un paesaggio umano segnato dalle cicatrici della crisi economica.
La nostra guida è Fern, interpretata da una Frances McDormand ieratica e sfuggente come un miraggio. Vedova e disoccupata, si trasforma in una moderna nomade, abbracciando la precarietà come stile di vita. A bordo del suo furgone, battezzato Vanguard, attraversa un’America marginale, popolata da anime erranti che hanno scelto la libertà dell’esilio volontario.
La macchina da presa di Zhao si muove come un occhio discreto, catturando la bellezza desolata dei paesaggi e la dignità silenziosa dei suoi abitanti. I dialoghi sono scarni, essenziali, come le parole sussurrate intorno a un fuoco morente. La colonna sonora, eterea e malinconica, evoca l’infinito vuoto degli spazi aperti.
“Nomadland” è un film che rifiuta le facili etichette. Non è un documentario, ma nemmeno una finzione pura. È un ibrido, un’opera che mescola realtà e poesia, introspezione e osservazione. È un viaggio iniziatico, un’immersione in un mondo parallelo dove le regole della società consumistica non valgono più.
Il film ci interroga sul senso della casa, della comunità, dell’identità. Ci mostra che la felicità non risiede necessariamente nel possesso di beni materiali, ma nella capacità di adattarsi al cambiamento, di trovare la propria strada nel labirinto dell’esistenza.
“Nomadland” è un’esperienza cinematografica unica, un’opera che lascia un segno indelebile nell’anima dello spettatore. È un film che ci invita a riflettere sulla nostra condizione di esseri umani, sulla nostra fragilità e sulla nostra forza. È un inno alla resilienza, alla speranza, alla libertà.