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Oltre il Giardino
- David Clennon, Jack Warden, John Harkins, Melvyn Douglas, Peter Sellers, Richard Basehart, Richard Dysart, Ruth Attaway, Shirley MacLaine
- Hal Ashby
- Commedia, Drammatico
- 20 Dicembre 1979
Chance il giardiniere è una creatura che si ama da subito, dalla prima inquadratura. Ashby plasma questo personaggio come docile creta ritagliandone una personalità indecifrabile, autistica nella sua feroce routine giornaliera scandita dalla TV, dalle rose da innaffiare, dall’auto da spolverare. Peter Sellers incarna quest’uomo grottesco divenendone la maschera ineffabile. Seguiremo le avventure di Chance che dall’umile ruolo di giardiniere tuttofare diventerà, di equivoco in equivoco, braccio destro del presidente degli Stati Uniti, venendo scambiato per un genio incomparabile. Questo avviene grazie alla capacità di Chance di farsi voler bene dalla gente, grazie al suo innato candore, alla sua tenera propensione per la natura, per ciò che cresce dalla terra, alla sua totale mancanza di ironia. Farà così amicizia con Ben, influente amico del Presidente degli Stati Uniti, divenendone una sorta di consigliere spirituale. Alla morte di Ben, mentre alla cerimonia funebre vengono pronunciate le ultime volontà di Ben, Chance verrà distratto da un laghetto. Avvicinatosi camminerà sopra la superficie cristallina dell’acqua con grazie e levità, metafora perfetta di una vita senza doppi sensi, senza grevità morale. Nel frattempo in sottofondo il monologo di Ben si conclude con la frase “La vita è uno stato mentale”. Memorabile, si è detto, l’interpretazione di un Peter Sellers alla sua penultima apparizione prima che un maledetto infarto all’età di cinquantaquattro anni ce lo strappasse per sempre. Un’opera per sorridere e per decifrare noi stessi attraverso gli occhi limpidi di una mente semplice dall’infinito candore.
Titolo originale: Being There
Vorrei che qualcuno mi desse una interpretazione plausibile della camminata finale sull'acqua di Peter Sellers. C'è dell'altro significato oltre alla ovvia interpretazione della leggerezza della sua anima che gli permette di non sprofondare delle acque (della vita e della politica ) ?
Grande film che ho amato ed amo , tanti anni fa lo proposi una sera tra amici , non venne capito. Ora che si è ormai consolidato come un cult e caposaldo della storia del cinema , mi sento un privilegiato. A mio parere da guardare in lingua originale (sottotitolato )ove si coglie al meglio l'interpretazione di Sellers e Douglas e il commento musicale, data anche la pessima traccia italiana.