
Quei Bravi Ragazzi
Un film che segna una svolta nella categoria dei gangster movies e che con il Padrino di Coppola può definirsi il volano intorno a cui ruota tutto il genere. Ci sono alcune differenza sostanziali con il Padrino naturalmente, mentre Coppola mette al centro della sua saga le implicazioni affettive dei gangster, la loro vita al di fuori del crimine innervata ad esso ma tenuta faticosamente separata, Scorsese evidenzia maggiormente il sentimento di fratellanza tra pari, il sodalizio che si instaura tra tre uomini e la loro ascesa ai vertici criminali. Riprendendo il filo di Mean streets anche in Goodfellas l’amicizia è dunque il sentimento che predomina, d’altronde già dal titolo si evince il carattere dell’opera e il suo retaggio semantico. Scorsese partendo dalla propria esperienza di cineasta e facendo tesoro della lezione di altri punti di riferimento come il già citato Coppola e il Sergio Leone di C’era una volta in America costruisce il suo pattern criminale creando un microcosmo perfetto che risulta credibile per messa in scena, recitazione ed incedere narrativo.
Il film copre un arco temporale di circa 25 anni, partendo dal 1955 per arrivare fino al 1980. Jimmy Conway, Henry Hill e Tommy DeVito sono tre amici che si fanno strada nell’onorata famiglia partendo da zero. Seguiremo le loro imprese criminali dagli esordi (con un furto di quattrocentomila dollari all’aeroporto, dagli uffici dell’Air France) fino ai grandi colpi che permettono loro di assumere una certa rilevanza criminale all’interno del panorama mafioso della Brooklyn degli anni sessanta. Poi il gruppo verrà bruscamente fermato quando Tommy sarà ucciso dalla cosca dei Gambino per aver a sua volta eliminato senza permesso un affiliato dei Gambino dopo una lite in un bar. Sarà l’inizio del declino inesorabile: Henry e Jimmy si ritroveranno uno contro l’altro spinti all’angolo dalla spietata caccia del FBI e dalla paura di vendette trasversali da parte di altre famiglie mafiose. Fino a quando Henry non cederà alle pressioni testimoniando contro Jimmy e cancellando di fatto gran parte della sua vita. Splendidi i tre attori principali, ognuno da menzionare: Robert De Niro, Ray Liotta e Joe Pesci. Memorabile la già citata sequenza in cui Tommy viene insultato da Billy Batts in un bar e di come Scorsese gestisca magistralmente la tensione che sale tra i due uomini in una sorta di crescendo rossiniano. Da ricordare anche la scena in cui lo stesso Tommy uccide brutalmente Spider, un inserviente di una bisca clandestina, per il solo fatto che questi lo aveva insultato.
La dedizione del regista si concentra sulla bestialità delle emozioni in campo e su come esse condizionino, in un vortice di non ritorno, la vita dei tre protagonisti. Quasi che il succo del narrato sia concentrato unicamente nella parte più nera e corrotta dell’animo umano.
Titolo originale: Goodfellas