Quella Sporca Dozzina
Aldrich, da grande narratore quale è, ci cala in questo epico racconto bellico in cui onore, coraggio e riscatto trovano un posto di primo piano nell’intreccio. La storia è quella di dodici criminali a cui viene proposto nel 1944 di riscattare la propria pena detentiva con una missione molto pericolosa all’interno della Germania nazista: far saltare un centro di comando nemico situato in una sorta di fortezza inespugnabile. A comandarli ci sarà il maggiore Reisman, uomo di valore da sempre insofferente alle imposizioni dall’alto. Il film acquisisce grande rilevanza per merito di una sapiente sceneggiatura, abile a disegnare il profilo psicologico di ogni eroe coinvolto nella storia e al contempo a sviluppare una narrazione senza cadute di tono, ma sempre legata allo svolgersi vertiginoso degli eventi. Tantissime le scene memorabili: dalla rivolta per l’acqua calda al campo di addestramento capeggiata da Cassavetes all’assalto al Castello nazista con il commando che, una volta resosi conto che i nazisti sono tutti riparati in un bunker, lo fa saltare gettando delle granate nelle prese d’aria.
Titolo originale: The Dirty Dozen