
Satantango
- Erika Bok, Éva Almássy Albert, János Derzsi, László feLugossy, Mihaly Vig, Peter Berling, Putyi Horvath
- Béla Tarr
- Commedia, Drammatico
- 8 Febbraio 1994
Un monumento al cinema. L’opera più ambiziosa di Béla Tarr è un autentico periplo per immagini in una terra selvaggia, aspra e forte dove si aggirano personaggi sopraffatti dalla vita, dalla precarietà delle loro condizioni di vita. Un’opera imponente, lunga più di 7 ore, divisa in 2 parti e 12 capitoli. La storia è tratta dal romanzo di László Krasznahorkai e narra le vicende di due balordi imbroglioni che giunti in un piccolo e sperduto villaggio delle campagne ungheresi convincono gli ingenui abitanti ad usare i sudati risparmi per fondare una sorta di Utopia dove regnino libertà e autodeterminazione. I ritmi ferocemente dilatati, i piani sequenza solenni e ipnotici, il talento degli attori nel restituire le atmosfere di un mondo in equilibrio sullo sfacelo: tutto questo rende Satantango un’opera affascinante dove una graffiante satira di fondo fa cornice ad una vicenda grottesca e dai risvolti quasi demenziali. Ma è l’unico modo per esorcizzare i demoni che sorgono dal passato e lambiscono come una mannaia gli uomini e i loro fragili sogni. Un trattato filosofico per immagini, una levigata iconografia a cui non vogliamo rinunciare.
Titolo originale: Satantango

Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.