Finch, o l’esautorazione della Distopia
La truppa negletta e raminga di Viaggio nella Luna si ritrova, nelle sue peregrinazioni, nello studio di Radio Talpa, per discutere di cinema ancora una volta. Presenti all’appello Federico Minguzzi, Marco Belemmi, Thomas Filippi, Lorenzo Scappini e Checco Morosini.
Si parte subito con un film uscito da poco sulla piattaforma Apple: Finch. Il film è in pratica un One Man Band dove Tom Hanks è autentico Deus Ex Machina dell’opera. Narra la storia di Finch, un tecnico informatico, disperso in un futuro dove un’eruzione solare ha quasi spazzato via la vita sulla terra e trasformata il Pianeta Verde in un arido e ostile deserto dove le radiazioni solari uccidono in pochi istanti. Appellandosi al suo talento nel campo della robotica l’uomo si fabbrica due automi che aiuteranno lui e il suo fido cagnolino Goodyear nell’inane compito di sopravvivere a questo Armageddon. L’opera, firmata dal regista Miguel Sapochnik, noto soprattutto per aver girato molte serie TV, tra le quali Game of Thrones, è una notevole variazione sul tema distopico dove all’Apocalisse che ha colpito l’umanità si contrappone la forza d’animo di un singolo uomo. Risulta ben girato e ben scritto, con ottimi spunti ironici, e un buon script a sorreggere la narrazione, dove il disastro viene rivelato progressivamente con l’ausilio di alcuni flashback.
Quindi si passano in rassegna le novità in arrivo nei prossimi mesi e un’interessante classifica di film horror che risucchia gran parte della puntata in una diatriba su quale film horror sia più meritevole nel corso degli ultimi anni: si fanno i nomi di Hereditary e Midsommar di Ari Aster, vero e proprio regista di culto che meriterà sicuramente un approfondimento in futuro.
Buon Ascolto.
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Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.