
I Guardiani della Galassia – Vol. 2 e altre quisquilie
Viaggio nella Luna si cimenta con il nuovo capitolo della saga dei Guardiani della Galassia. La truppa di VnL in questa nuova puntata della trasmissione, dopo un’introduzione, in cui si parla di cinema pourparler, entra nel vivo della trasmissione analizzando il film, in uscita nelle sale questi giorni, di James Gunn.
Il film, neanche ci fosse bisogno di ribadirlo, è piaciuto molto a Marco che ne parla in toni entusiastici come di un grande capitolo di cinema d’intrattenimento tout court. I personaggi subiscono un’importante metamorfosi narrativa, pur restando fedeli al pattern originario. Peter Quill, alias Starlord, è forse il personaggio in cui l’occhio del regista e dello sceneggiatore si posa di più, scandagliando nel suo passato e presentando in questa nuova puntata della saga il suo illustre genitore. Sì Starlord ha un Padre. E che padre. Si tratta di una divinità dai poteri incommensurabili che ha generato Peter dopo essersi innamorato della madre sulla terra negli anni ottanta. Ego, questo il nome dell’autorevole patriarca, invita Starlord, nel suo pianeta nativo e gli mostra la fonte inesauribile del suo immenso potere. Deliziosi, come sempre, i personaggi di contorno che caratterizzano il film donandogli una patina di fresca autoironia. Drax il Distruttore è l’impacciato possente uomo che corteggia goffamente Mantis, la nuova creatura che si unisce ai Guardiani. Rocket, il cinico Procione letale con ogni tipo di armamento iper-tecnologico, sarà il protagonista di un fuoco di fila di battute che daranno libero sfogo al suo dilagante sarcasmo, Gamora ritrova la sorella Nebula, che la odia, ma forse no. Anche qui un dramma familiare che si risolve sotto l’ombra del crudele Padre Thanos, che seppure assente, incombe sulle due fanciulle pregiudicando gravemente il loro destino. E poi, neanche a dirlo, il piccolo Groot, una creaturina che attraversa lo stadio infantile dopo le vicende del primo film e che sarà al centro di complicate manovre per salvare l’Universo, sempre al monotono monocorde suono di “I am Groot”, con il vocione (nella versione originale) di Vim Diesel che rimbomba nelle orecchie come un mantra allucinato.
Insomma questo film fa volare le sue due ore un quarto di durata come fosse tempo speso in compagnia di una creatura amata. Non è certo un caposaldo della Settima Arte ma è quanto di più divertente si possa vedere di questi tempi al Cinema. E non è poco, credete. Cinema d’intrattenimento ai massimi livelli, in cui si può davvero spendere qualche minuto della nostra vita staccando la spina da tutto e concedendosi soltanto alle lievi ali della Fantasia. Correte al cinema a vederlo, è il consiglio spassionato della truppa di VnL, e magari prima di farlo ascoltatevi la recensione del film per scoprire i suoi più intimi segreti (ad esempio: sapevate che Rob Zombie appare in un cameo nel film?).
In studio conducono Federico Minguzzi, Alessandro Nunziata, Marco Belemmi e Francesco morosini
Buon ascolto con il podcast della diciottesima puntata di Viaggio nella Luna.
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Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.