Da quell’insta-capolavoro che fu C’era una volta a Hollywood (2019), tantissime sono state le teorie, travestite da rumors, agghindate da voci di corridoio con contorno di bisbigli male interpretati nemmanco il gioco del telefono, e chi più ne ha più ne metta, su quello che sarà il decimo, ed ultimo, film di QT.

Alcuni parlano di Kill Bill 3, altri dell’adattamento di First Blood (Rambo) tratto dall’omonimo libro di David Morrell, film per i quali Tarantino ha speso parole, parlandone e facendo anche il nome di qualche attore, ad esempio per “Rambo” pensava ad Adam Driver nel ruolo che fu di Stallone 40 anni fa, e Kurt Russel nei panni dello Sceriffo Will Teasle.

Detto questo, noi di VnL ci sentiamo vicini a questi teorizzatori, scevri da ogni tipo di spocchia o presunzione, poiché ognuno di noi, nel profondo, immagina e teorizza a sua volta, per certi versi corroso dalla curiosità di sapere quale cazzo sarà ‘sto ultimo film, provando al contempo una tristezza infinita, data ovviamente dal fatto che la pellicola del QT, qualunque essa sia, porrà la pietra tombale sulla cinematografia del regista dopo un’epocale carriera iniziata in quel gennaio del ’92 al Sundance.

Ora, noi altri, se avessimo sotto mano il kit del piccolo psicologo, potremmo fare ulteriori congetture, pensando che alla fine della fiera chiudere una carriera con un terzo capitolo di Kill Bill o quello che fondamentalmente passerebbe alla storia come un remake di Rambo non sia proprio un’uscita col botto, in cuor nostro certamente possiamo immaginare di tutto, ma quel che è certo è che pensiamo a qualcosa di inedito, di sicuro non un seguito e men che meno un adattamento.

La verità è che dobbiamo, per quanto possibile, cercare di stare tranquilli, perché nonostante Tarantino dica cose, nella sua testa rimangono solo idee, idee che dobbiamo assimilare come tali senza indispensabilmente trasformarle in qualcosa di vagamente tangibile. Proprio ieri (21 novembre), è stato ospite del podcast “2 Bears, 1 Cave”, condotto dagli stand up comedians Bert Kreischer e Tom Segura (nonostante ieri fosse presente solo il secondo), e chiaramente all’interno degli oltre 90 minuti di dialogo la domanda inerente al suo ultimo film è saltata fuori. Quentin ha risposto che al momento non ha ancora scritto nulla e manco ci ha pensato, soprattutto adesso, in quanto reduce della sua ultima fatica letteraria appena uscita intitolata Cinema Speculation, che lo ha tenuto parecchio occupato nell’ultimo periodo. Inoltre, Tarantino ha aggiunto che non ha nessuna fretta di realizzare il suo nuovo film, e proprio in virtù del fatto che sarà l’ultimo, dovrà essere sicuro al 100% dell’idea folgorante che gli balenerà in testa quando inizierà a scrivere il primo canovaccio di quella che diventerà una sceneggiatura.

Chiudiamo dicendo che Tarantino potrebbe benissimo mentire spudoratamente a chiunque, potrebbe avere già le idee chiare in testa, e per mantenere i livelli di eccitazione del pueblo a Defcon 1, faccia il finto tonto dicendo di non aver niente in testa o manifestando un vago interesse per un soggetto o l’altro per confondere le idee. Insomma, in questo momento noi siamo come quella bottiglia vuota di Macallan che bussava impaziente alla porta di una camera da letto, chiedendo “Sei pronta per me?” alla sonnecchiante botte colma del delizioso Whisky che le diceva che non era ancora il momento, in quel meraviglioso spot degli anni ’80. Pazientate, gente, pazientate.

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