Intervista ad Alessandro Riceci
La truppa lunatica si è ritrovata questo sabato a (stra)parlare nel solito appuntamento Live su Twitch dalle 22 alle 24 con un ospite d’eccezione: l’attore cattolichino trapiantato a Roma Alessandro Riceci.
Alessandro ci ha parlato come un fiume in pena dei suoi progetti passati, presenti e futuri, e i Viaggiatori Lunari hanno trascorso con lui due piacevolissime ore di puro cinema.
Ci si è soffermati soprattutto sul suo ruolo interpretato nella Serie TV di Paolo Sorrentino The New Pope. Un personaggio difficile e ambiguo: Fabiano, una sorta di ruffiano subdolo e ingannatore che circuisce una fanciulla e la trascina verso la perdizione. Un ruolo tutt’altro che secondario che lo ha proiettato nell’Olimpo dei giovani attori italiani più interessanti grazie ad una performance di notevole spessore scenico. Ovviamente i Viaggiatori lo hanno bombardato di domande sul modus operandi di Sorrentino e sull’impalcatura della Serie Tv. Ma anche sul suo stile di recitazione e sugli espedienti che deve usare un attore per girare una così ardua mise en scene. Alessandro ha risposto volentieri ad ogni quesito regalando peraltro alcune perle sotto forma di trivia che vi consigliamo caldamente di ascoltare nel podcast.
Ovviamente si è parlato anche di tanto altro con Alessandro, compreso il film girato recentemente con Lamberto Bava che probabilmente, a causa della difficile congiuntura economica, non verrà distribuito.
Insomma una chiacchierata informale di Cinema a 360 gradi che delizierà, ne siamo sicuri, i nostri ascoltatori. Non rimane altro da fare che cliccare play e godersi il podcast. Buon Cinema a tutti.
Podcast: Play in new window | Download
Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.