Scappa (Get Out) e altre cineriflessioni
In questa terza puntata della stagione la truppa di Viaggio nella Luna propone la recensione del film “Scappa (Get Out)” di Jordan Peele che ha riscosso favori sia di pubblico che di critica in questo 2017. Si tratta di un thriller psicologico con risvolti Horror. Il film gioca con la spinosa questione razziale negli States costruendo intorno ad essa una storia ricca di colpi di scena che non mancherà di inchiodarvi alle poltrone. Senza spoilerare nulla del plot diciamo solo che il lavoro di Peele spicca per originalità e realizzazione tecnica. Va ricordato che Peele è al suo debutto assoluto alla Regia, e che prima di questo film aveva alle spalle una discreta carriera di attore brillante e (quasi) nulla più. Stupisce quindi questa sua maturità nel confezionare una macchina narrativa davvero lucida e perfetta nel suo maestoso incedere, con un meccanicistico senso del ritmo cinematografico e un meraviglioso lavoro di cesellatura introspettiva di ogni personaggio coinvolto in essa.
Federico ci relaziona poi su alcuni documentari, in particolare caldeggiando la visione di 78/52, un docufilm sulla realizzazione dell’arcifamosa scena di Psycho della doccia, e di ogni implicazione possibile che questa scena ha giocato sulla storia del cinema a seguire. Una vera e propria opera di vivisezione di una pietra miliare della storia del cinema, una sezione pulsante del nostro immaginario. Poi il cinefilo ravennate ha proseguito nel dispensare i suoi preziosi consigli proponendo la visione di un trittico di lungometraggi davvero interessanti: 1922, un film di produzione Netflix a firma di Zak Hilditch tratto da un racconto di Stephen King, Professor Marston and the Wonder Woman della regista Angela Robinson e infine un’anticipazione sulla nuova opera di Lars von Trier in uscita nel 2018: The House that Jack built con Uma Thurman e Matt Dillon.
Checco ci parla, nella sua rubrica “un film da recuperare”, de “La Fuga di Logan” un’opera del 1976 a firma di Michael Anderson. Un film forse sottovalutato e precipitato nella polvere degli anni di cui Checco, con pazienza e amore, ci illustra la chiave di interpretazione e il grimaldello ermeneutico per percepirne il significato ultimo.
Lorenzo infine ci ragguaglia sullo stato attuale degli incassi del box office italiano ed internazionale e su quanto Blade Runner 2049 abbia deluso le aspettative quanto ad incasso (si comincia a parlare di flop in alcuni ambienti). Infine il buon Lorenzo ci comunica il programma del cinema d’autore proiettato al cinema Snaporaz offrendoci una panoramica sul cartellone della prossima settimana.
In studio conducono: Federico Minguzzi, Francesco Morosini, Marco Belemmi e Lorenzo Scappini.
Buon Ascolto
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Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.