
Tenet, l’ultima fatica di Nolan al microscopio – Le classifiche di Fede
Non poteva essere diversamente: l’ultimo film di Nolan doveva prima poi approdare sul tavolo operatorio di VnL per essere debitamente vivisezionato. Il film (che forse più di ogni altro ha risentito della pandemia in corso) ha avuto una gestazione e una distribuzione a dir poco travagliate. Rinviato più volte è stato finalmente fatto uscire in Italia a fine agosto e nel resto del mondo nei mesi di settembre e ottobre.
Una produzione ciclopica con un budget di 205 milioni di dollari (il più alto che Nolan abbia mai gestito) e ben sette set sparsi per il mondo (Italia, India, Danimarca, Norvegia, Estonia, UK e USA) con un coordinamento logistico da far invidia ad un’operazione bellica su larga scala. E poi la gestazione del soggetto e della sceneggiatura, lasciate decantare e macerate da Nolan per 15 lunghi anni attraverso i quali la storia ha preso forma nelle mani del regista londinese.
Non diremo altro del film per non incorrere in infausti spoiler che mai come in questo film potrebbero essere dannosi per la visione. Qualcosa ovviamente diciamo in trasmissione, se qualcuno lo desidera puà ascoltare il podcast senza temere che si sveli alcunchè di fatidico per quanto riguarda la trama.
Una cosa la diciamo qui come l’abbiamo detta in trasmissione: il film alla fine delude. Delude per il suo eccessivo barocchismo di una trama che a detta di Mereghetti richiede un paio di lauree in Fisica Teorica per essere fruita a pieno. Delude per l’ampollosità narrativa e l’oscurità della storia, che soffoca qualsiasi tipo di interpretazione ermeneutica. Delude per l’intricato susseguirsi di scene fini a se stesse che molto spesso non aggiungono quasi nulla al contesto.
Poi entra in scena Federico con le sue ineffabili classifiche. La classifica di Variety sui 10 film della storia dell’Horror (uno per ogni decade). Ascoltate il podcast per scoprirla.
E infine una classifica assolutamente spumeggiante con i 10 film che propongono figure di bambini che assurgono al rango di “piccolo genio del male”. Gli infanti cioè più inquietanti e detestabili (i piccoli geni del male che fanno PAURA), classifica che vi proponiamo di seguito e che potete ascoltare nel podcast.
10 – OPERAZIONE PAURA (Kill, Baby, Kill!) – di Mario Bava (1966)
Uno dei masterpezzi baviani per eccellenza che introduce l’ectoplasmica presenza, tutt’altro che benaugurante, di Melissa Graps che quando si palesa alle povere vittime le induce a suicidarsi.
Curiosità: L’inquietante spettro di Melissa è in realtà un bambino: Valerio Valeri, figlio del portinaio di Mario Bava, che il regista vedeva spesso giocare a palla.
Altra curiosità che ormai conoscono anche i battiscopa di casa vostra è che la figura di Melissa piacque tantissimo a Federico Fellini, che decise, all’insaputa di Bava, di trasporla in maniera pedissequa, all’interno del suo corto “Toby Dammit” che compone la pellicola antologica “Tre passi nel delirio”. Vedendo il film, Bava si rivolse alla Masina dicendole: “È la stessa del mio film!”, le sorridendo fece spallucce e disse: “Mario, sai com’è Federico…”.
9 – BABY KILLER (It’s Alive!) – di Larry Cohen (1974)
B-Movie che ha rischiato di diventare un cult incredibile che si presenta subito delicato. Un bambino secondogenito nasce deforme, a causa di una serie di farmaci prescritti alla madre durante la gravidanza, in un’ospedale, chiaramente uno dei medici, alla vista di ‘sto abominio tenta di ucciderlo ma il bambino ammazza lui e tutti gli altri medici nella sala operatoria lasciando una carneficina. Da lì parte la caccia al neonato.
8 – BROOD (The Brood) – di David Cronenberg (1979)
Con Oliver Reed e Samantha Eggar
L’orda di creature-bambine asessuate generate dalla rabbia dell’uomo, col solo intendo di uccidere, sono in grado di far rizzare i peli sul coppino anche ai grizzly.
7 – THE HOLE, L’ABISSO (The hole in the ground) – di Lee Cronin (2019)
Con Seàna Kerslake e James Quinn Markey (Chris)
Questo è il classico film con degli ottimi spunti, che pesca a piene mani da quegli stilemi horror che trasudano ottantitudine da tutti i pori, che però sono stati sfruttati in maniera discreta ma non brillante.
Ciò non toglie che il piccolo Chris, o meglio, il piccolo NON-Chris, nel film si riveli proprio un ottimo prototipo di piccolo genio del male. Brevemente il film narra le vicissitudini di Sarah e del figlio Chris che, per cancellare il passato tumultuoso caratterizzato da una separazione dal marito, si trasferiscono in un’amena località. Dopo pochissimi giorni dal trasferimento, non sappiamo quanto ma comunque poco, un ragno catturato dalla madre fa scappare il bambino, da sempre aracnofobico, nella fitta foresta nei pressi della casa. La madre lo insegue fino ad arrivare sul bordo di una enorme quanto minacciosa voragine di forma circolare che sprofonda nell’oscurità e sembra inghiottire parte della foresta. Sarah chiama il figlio disperatamente credendo che quest’ultimo fosse caduto dentro l’abisso ma se lo ritrova sorprendentemente dietro di lei.
Ovviamente quel Chris non è più il suo Chris, bensì un Doppelganger, un demonico replicante.
6 – CIMITERO VIVENTE (Pet Semetary) – di Mary Lambert (1989)
Con Dale Midkiff, Denise Crosby e Miko Hughes (Il piccolo Gage)
Senz’ombra di dubbio uno dei cult-horror degli anni ’80. Il piccolo Gage Creed, munito di bisturi che recide il tendine d’Achille dell’amorevole vecchietto Jud, per poi azzannarlo alla giugulare, rimarrà impresso nella nostra memoria forevah!
5 – IL VILLAGGIO DEI DANNATI (Village of the Damned) – del regista berlinese Wolf Rilla (1960)
Tratto dal libro di John Wyndham “The Midwich Cuckoos”, uscito in Italia nel ’57 col titolo “I figli dell’invasione”.
Con George Sanders, Barbara Shelley, Michael Gwynn
Di ‘sto film, come tutti sanno, fu girato un remake nel 1995 firmato da John Carpenter, che ha sapientemente rivoluzionato la trama, trasportando il tutto in California e investendo in maniera diversa su David, uno dei bambini, che sembra essere decisamente più clemente rispetto al gruppo di bambini del film originale di cui era tendenzialmente il capo e, come gli altri, non mostrava nessuna pietà nei confronti di coloro i quali volevano nuocergli.
4 – GOODNIGHT MOMMY – di Severin Fiala e Veronika Franz (2014)
Con Lukas e Elias Schwarz e Susanne Wuest
I gemelli Elias e Lukas hanno in serbo una cura medievale (cit.) per la loro sedicente madre. Una pellicola disarmante che, ahimè, investe su una soluzione finale che, forse, è già stata spesa troppe volte in cinematografia. Ciononostante questa pellicola sa difendersi molto bene, regalando momenti di assoluta follia.
3 – IL GIGLIO NERO (The Bad Seed) – di Mervyn LeRoy (1956)
Con Nancy Kelly, Patty McCormack (Rhoda) e Henry Jones
Il film è tratto dal libro “Il seme cattivo” di William March
Rhoda è forse la prima bambina “genio del male” vera e propria, l’antesignana. Nel film è una bambina inappuntabile, apparentemente a modino ma molto, molto, molto rancorosa, soprattutto nei confronti del povero compagno di scuola Claude, che vince la medaglia d’oro di primo della classe al posto suo. Infatti, stranamente accade che, durante una gita scolastica, il corpo di Claude viene ripescato nei pressi del pontile di una baia. Una volta esaminato il cadavere presenta delle curiose ferite sulla fronte e, guarda un po’, viene ritrovato senza la sua medaglia di primo della classe.
Naturalmente a ucciderlo è stata Rhoda, che lo ha ammazzato a scarpate, utilizzando il tacco in ferro delle calzature che indossava e, infine, fregandogli la medaglia.
2 – THE OMEN (Il presagio) – di Richard Donner (1976)
Con Gregory Peck, Lee Remick e Harvey Stephens
In questo capolavoro di Donner, il buon Robert Thorn (Peck) commette un madornale errore, il 6 giugno del 1970 alle ore 6 del mattino, accetta il suggerimento dei prelati che gestiscono l’ospedale dove suo figlio è appena nato morto: sostituirlo con un altro nato alla stessa ora la cui madre dicono sia morta di parto. Peccato che il buon Damien, che la famiglia accetta di crescere, si rivelerà l’Anticristo. Ciò che ne seguirà è scritto nei libri della storia del cinema.
Ah, e se volete far accapponare la vostra pelle ancor di più, comprate la limited edition del DVD/Bluray e guardatevi i contributi speciali, dove sono narrate alcune vicissitudini, alcune inquietanti, altre autenticamente terrificanti, che sono accadute durante la produzione di questo film… WTF!
1 – EDEN LAKE – James Watkins (2008)
Con Kelly Reilly, Michael Fassbender, Tara Ellis e Jack O’Connell
Watkins firma una pellicola dove non c’è spazio per la speranza. L’aderenza alla cruda realtà di “Eden Lake” sarà in grado di disarmarvi, e al contempo farvi arrabbiare al punto che, terminata la visione, non vorrete mai più rivederlo nella vostra vita.
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Sono un essere senziente. Mi occupo di varia umanità dall’età di circa due anni. Sono giunto al mezzo secolo di esperienza vissuta su questo Pianeta. Laureato in Lettere Moderne con una tesi sulla Poetica dell’ultimo Caproni nel 1996. Interessato al cinema dall’età di tre anni e mezzo dopo una sofferta visione dei Tre Caballeros della Disney, opera discussa e aspramente criticata in presenza delle maestre d’asilo. Alla perenne ricerca di un nuovo Buster Keaton che possa riportare luce nelle tenebre e sale nei popcorn.