Nuovo appuntamento con i Viaggiatori Lunari di Radio Talpa che ancora una volta ospitano con sommo piacere i due Artisti-Artigiani del Trucco Cinematografico Andrea “Gommo” Giomaro e Carlo Diamantini. Un appuntamento ormai diventato fisso che si rinnova ogni plenilunio e di cui rimangono tracce soltanto in alcuni peli, protesi e strati di cerone dispersi nello studio di registrazione dopo il loro passaggio.

La puntata non poteva che aprirsi con l’evento della settimana: l’uscita su Netflix dell’ultimo lavoro di quel geniale regista che risponde al nome di Martin Scorsese. Nel suo più recente film Scorsese tira le fila di una carriera spesa a filmare gangster movies firmando una sontuosa storia incentrata su Frank Sheeran, l’irlandese che nel dopoguerra riuscì a scalare i vertici della mafia italoamericana arrivando ad essere uomo di fiducia di due personalità di spicco di quei tempi: Jimmy Hoffa, il chiacchierato leader sindacalista che disponeva di uno sterminato fondo pensioni con un miliardo di dollari pronti ad essere reinvestiti in attività più o meno lecite e Russel Bufalino, potente boss mafioso rispettato dalle altre famiglie di New York. Sullo sfondo una fetta di storia americana con l’ascesa e la caduta dei due Kennedy, Bobby e John, le crescenti tensioni con Cuba e la Guerra Fredda che si profilava all’Orizzonte.

Il film è tratto dal libro di Charles Brandt “I Heard you Paint Houses”, pubblico ministero in vari processi a carico di Sheeran e di altri boss, in cui si dipana la vita dell’Irlandese attraverso una confessione fiume resa poco prima della morte. Nel libro ovviamente si fa riferimento al mistero della scomparsa di Jimmy Hoffa, tesi sposata da Scorsese e resa nel film con una splendida interminabile scena nel finale del film.

Parallelamente alle lodi di una meravigliosa narrazione e di una altrettanto ammaliante mise en scéne, i ragazzi di Viaggio nella Luna hanno espresso imbarazzati dubbi sulle interpretazioni di De Niro e Pesci, due attori feticcio di Scorsese, che non sembrano più all’altezza del compito. In particolar modo Joe Pesci appare spento e indecifrabile, quasi fuori fuoco rispetto al contesto. Del resto anche De Niro non giganteggia più come un tempo ed è prigioniero della sua complicata mimica facciale con cui satura un’interpretazione inficiata anche dagli artifici usati da Scorsese per ringiovanirlo. L’unico vero Titano della storia appare ancora una volta Al Pacino, con un turbinio di carisma che promana dalla sua persona e con il quale inonda letteralmente la storia dal momento del suo apparire (dopo circa un’ora dall’inizio del film) fino all’ultima memorabile scena.

In particolare Andrea Giomaro e Carlo Diamantini hanno messo in luce, grazie alla loro esperienza nel settore, i tanti problemi estetici che l’uso della CGI introduce nel cinema, quando è usata per apportare modifiche all’età degli attori. In particolar modo l’operazione effettuata sul volto di Deniro nelle scene in cui serviva ringiovanirlo appaiono delle forzature facilmente evitabili, e il volto di Deniro risulta una sorta di surrogato botulinico di un qualcosa sedimentato nel nostro subcosciente, di cui facciamo fatica a recuperarne l’aura. Un Totem iconografico mistificato dai pixel, insomma.

Esaurita la copiosa fetta di trasmissione dedicata a The Irishman Carlo e Gommo ci hanno subissato di gustosi aneddoti cinematografici legati alla loro splendida professione. Andrea Giomaro ci ha parlato in particolar modo di “Sono Solo Fantasmi”, film uscito da poco nelle sale a firma di Brando e Christian De Sica in cui si racconta una storia dal marcato sapore partenopeo su fantasmi e affini. Gommo ci ha raccontato con dovizie di particolari il suo lavoro nel ricreare un particolare tipo di fantasma, il Ciccione Scoreggione, più altre saporite storie collaterali che ritroverete nel podcast. Carlo invece ci ha parlato della sua ultima fatica in sede di trucco: “Dampyr” film tratto dal personaggio della serie a fumetti edita da Bonelli, diretto da Riccardo Chemello, che uscirà all’inizio del prossimo anno.

Non vi rimane altro che porvi all’ascolto di questo succoso podcast e addentrarvi nei segreti che giacciono sepolti sotto il rutilante palcoscenico del Cinema. In studio hanno condotto questa puntata: Marco Belemmi, Federico Minguzzi, Alessandro Nunziata, Francesco Morosini, Carlo Diamantini e Andrea Giomaro. Buon Ascolto.

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